Toshiyuki Kita

Toshiyuki Kita

Nato nel 1942, Toshiyuki Kita inizia la sua carriera sviluppando nuovi prodotti per un’azienda specializzata nella lavorazione dell’alluminio.
Nel 1967 decide di aprire il suo studio di design e inizia un lavoro di ricerca sui prodotti del lifestyle e dell’artigianato tradizionale.

Nel 1969 Kita inizia a lavorare anche in Italia, sviluppando complementi d’arredo. Ha l’opportunità di lavorare con aziende come Bernini e Bilumen.
È in questo periodo che nasce il suo interesse per le sedute e nel 1967 abbozza l’idea di base per il rivoluzionario Saruyama, progettato per Moroso. Nel 1980 Kita realizza la chaise longue Wink per Cassina. A partire da questo momento lavora a svariati progetti, fra cui anche nuovi prodotti in alluminio riciclato.
Allestisce mostre personali a Barcellona, Helsinky e Singapore e partecipa a diversi incontri sul design.

Nel 1990 Toshiyuki Kita vince il Delta de Oro in Spagna e nel 1993 è professore ospite all’Università di Arti Applicate di Vienna (Universität für angewandte Kunst, Wien).
Nel 2000 il progetto dell’LCD per Sharp fa la sua prima apparizione, e nello stesso periodo viene presentato anche il robot per Mitsubishi Electrics.
Molte delle sue creazioni sono selezionate per far parte di collezioni permanenti presenti in vari musei del mondo, come il Museo di Arte Moderna (MoMA) di New York e il Centro Georges Pompidou a Parigi.

Negli ultimi anni ha tenuto seminari e workshop non solo in Giappone ma anche in Europa e in Asia, allo scopo di promuovere istruzione e formazione.
Il suo lavoro è da sempre orientato alla collaborazione con l’artigianato tradizionale e al sostegno delle industrie locali.

Dal 2004 è professore presso la Facoltà di Design del Prodotto dell’Università d’Arte di Osaka. Ricopre anche altri incarichi importanti come professore ospite all’Accademia Centrale Cinese di Belle Arti, consulente progettista del governo tailandese e consulente a Foshan, in Cina; dal 2006 al 2008 ha fatto parte della giuria del Red Star Design Award in Cina.

Nel 2006, 2008 e 2009, Kita ha coordinato l’esposizione delle migliori opere di design giapponese selezionate dal prestigioso G-Mark Award (Good Design Award). La mostra è stata organizzata dalla JIDPO (organizzazione per la promozione del design industriale giapponese) per il Fuori Salone di Milano.

Negli ultimi anni Toshiyuki Kita è stato protagonista di svariate edizioni del Salone del Mobile di Milano, in occasione del quale esibisce creazioni nate dall’incontro fra materiali naturali modellati secondo l’antica tradizione artigianale giapponese e nuove tecnologie ecocompatibili.

Nel 2007, in occasione del Salone del Mobile, è stata presentata la mostra Il futuro della tradizione, mentre nel 2008 è stata organizzata la mostra Natura e Tecnologia.
Nel 2009, sempre in occasione del Salone del Mobile, è stata presentata la mostra Kita. Future Delight, mentre nel 2010 si è svolta Kita. Timeless Future nella prestigiosa cornice della Triennale, simbolo del design internazionale. Nello stesso anno Kita ha ricoperto il ruolo di Direttore Creativo del padiglione dedicato al design industriale giapponese per l’Expo di Shanghai.

Nel 2011 Toshiyuki Kita è uno dei tre designer non italiani a vincere il prestigioso Compasso d’Oro, premio internazionale alla carriera conferito dall’Associazione per il Disegno Industriale (ADI). Questo premio internazionale alla carriera esprime l’importanza delle opere di Kita nella società contemporanea. Il suo successo è avvalorato non solo dall’interesse delle aziende, ma soprattutto da quello del grande pubblico, che prova ancora meraviglia davanti alle creazioni di un designer che unisce passato e futuro, oriente e occidente, servendosi della bellezza e del design.

Le sue lampade per Oluce

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