Lys - 334
Angeletti e Ruzza, 2013
La “lampada da terra”, tra le tipologie dell’illuminazione, è forse oggi quella più in crisi. L’indubbia ripresa del punto luce centrale a soffitto e la conseguente proliferazione dei lampadari, l’ha ridotta ad un ruolo marginale rispetto ai fasti degli anni ’60 e ’70. Daniele Ruzza e Silvana Angeletti paiono partire da questa riflessione e, nel progettare Lys, si riallacciano specificatamente a quello straordinario momento del lighting design italiano. Il momento dei grandi maestri: Joe Colombo, i fratelli Castiglioni, Gino Sarfatti. Ecco allora che Lys rifiuta le intemperanze materiche e cromatiche delle lampade da terra contemporanee, a volte sculture, a volte mostri, per tornare ad una sofisticata e contenuta eleganza. Slanciata su un treppiedi, dotata di una testa a campanula, caratterizza lo spazio senza ingombrarlo. Proposta anche nella tradizionale versione alogena, si arricchisce però di una nuovissima versione a led: finalmente le nuove sorgenti vengono utilizzate, a tensione di rete dimmerizzabile, anche sulle lampade da terra, con una resa luminosa ineccepibile ed una straordinaria durata nel tempo. A distinguere le due versioni un disco di metacrilato, appoggiato superiormente nel modello a led, disegna un cerchio di luce: una piccola aureola.
Da quest’ultimo prodotto deriva anche la declinazione di Lys a sospensione che sfrutta da un lato la grande eleganza del disegno della testa, dall’altro la notevole potenza luminosa rispetto alle dimensioni volumetricamente contenute.
Marco Romanelli
Dati tecnici
Lampada da terra a luce diretta e riflessa. Struttura in metallo verniciato, riflettore in alluminio tornito. Accensione e regolazione della luce con dimmer.
Codice
334
Sorgenti
1 x max 205W (E27)
Dimensioni
↑ cm. 175 Δ cm. 55
Materiali
Metallo / Alluminio
Colori
Bianco - Nero
Marchi