La lampada Spider, disegnata da Joe Colombo nel 1965 e vincitrice del Compasso d’Oro nel 1967, e Atollo, disegnata da Vico Magistretti nel 1977 e vincitrice del premio Compasso d’Oro nel 1979, sono state selezionate per l’allestimento del nuovo Adi Design Museum di Milano.
Il museo, inaugurato lo scorso 25 Maggio, ospita la Collezione storica del Compasso d’Oro – composta dagli oggetti selezionati dal 1954 a oggi – e apre le porte offrendo al pubblico ben 8 mostre di approfondimento multitemporale che si pongono in dialogo con la Collezione permanente, di cui Spider e Atollo ne sono immancabili protagoniste.
Atollo, nella sua tradizionale versione metallo bianco, accoglie il pubblico all’ingresso del museo tra i protagonisti della mostra temporanea “Uno a Uno”: una riflessione storica su una sequenza di “accoppiamenti giudiziosi” di progetti che hanno vinto il premio, scelti, abbinati ed esposti affiancati tra loro, in una sequenza di coppie di oggetti che sono uguali tipologicamente ma differenti formalmente, perché elaborati da autori diversi e in anni molto distanti.
L’esposizione permanente invece, vero cuore del museo, ospita una seconda lampada Atollo, questa volta nella versione metallo nero, insieme alla lampada Spider, in versione nera, come simboli del genio progettuale italiano e perni importanti di un impianto narrativo concepito per valorizzare il sistema del design made in italy.
Spider venne disegnata come lampada composta da unico corpo illuminante, concepito come risposta ad una speciale lampadina a spot orizzontale, montato, grazie ad uno snodo in melamina, su diversi supporti (tavolo/terra/parete/soffitto), impostando il concetto stesso di “famiglia” di lampade.
Atollo, è diventata negli anni l’archetipo della lampada da tavolo, rivoluzionando completamente il modo di immaginare il classico abat-jour. Composta da forme geometriche elementari, riconferma ogni anno il suo essere prodotto decorativo ed essenziale slegato dalle mode del momento e divenuto icona del design italiano riconosciuta a livello internazionale.
Courtesy Adi Design Museum – Foto Martina Bonetti